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LA CHIESA DI SAN GUGLIELMO La chiesa di S. Guglielmo e’ certamente una delle chiese piu’ antiche di Chieri, testimoniata gia’ nel XIII secolo, fu dedicata a S. Guglielmo d’Aquitania, protettore della Societa’ dei Nobili, santo del quale si conservano le reliquie nella Sacrestia. Nella seconda meta’ del XV secolo l’edificio venne radicalmente trasformato e assunse le caratteristiche delle chiese gotiche coeve: pianta a tre navate e due campate, scandite da colonne fasciate, presbiterio e abside poligonale. Nel clima della Controriforma, che favori’ le iniziative delle Confraternite laiche, nel 1576, la chiesa venne affidata alla Confraternita dello Spirito Santo ( che ancora oggi ne ha la cura). Tra il 1626 ed il 1642 la Confraternita concesse ai Frati Minori Riformati di S. Francesco. in attesa che costruissero il loro convento sul luogo dell’antica Casana, oggi convento della Pace, di officiare nella chiesa e di risiedere negli edifici adiacenti. Con il trasferimento dei Francescani nel nuovo convento venne costruita, nel 1646, la Sacrestia e, nel 1689, un porticato sul fronte verso piazza. Ma i lavori piu’ significativi, attorno all’edificio, si ebbero alla fine del XVIII secolo, quando GiovanBattista Feroggio progetto’ il campanile, la ristrutturazione globale degli interni, nonche’ il rifacimento della facciata. Verso la fine del XVIII secolo il misuratore Giuseppe Michele Vay realizzo’ il campanile e, solo tra il 1839 ed il 1840, venne rinnovata la facciata, chiudendo il portico seicentesco con un antiportico di rigoroso inpianto classicheggiante e ampliando l’aula che passo’, dalle due navate originali alle tre attuali. La rigida partitura della facciata, scandita da lesene, cornici marcapiano, finestre rettangolari, timpani triangolari, archi ciechi a tutto sesto e piccolo protiro differenziano questo edificio da tutte le altre chiese chieresi e la rendono un unicum nell’architettura locale. Al visitatore, oggi, l’interno non rivella piu’ nulla della costruzione gotica, a causa degli apporti barocchi ed, in particolare, degli arredi dell’altare maggiore eseguiti nel 1741, da Giuseppe Antonio Riva. |
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