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CHIESA DI SAN LEONARDO La Chiesa di San Leonardo di Chieri è citata, per la prima volta, in una bolla papale del 1141, nel capitolo dei beni della Collegiata di Santa Maria della Scala e nel 1190 risultano possedimenti dei Templari a Chieri, ma non si sa con precisione quando l'Ordine si sia stabilito nella chiesa. In Piemonte abbiamo alcuni insediamenti dei Templari lungo il ramo della via Francigena, che congiungeva Chieri ed Asti. La primitiva chiesa romanica venne distrutta da un incendio nel 1285. Dopo la soppressione dell'Ordine (1309), la chiesa passò ai Cavalieri di San Giovanni di Gerusalemme che nel 1410 iniziarono la ricostruzione, dalle fondamenta, della chiesa e della precettoria. Cercando di ricostruire la struttura interna della chiesa, pesantemente rimaneggiata nei secoli, si perviene ad una navata centrale con volta a botte e due navate laterali con volta a crociera. Dopo la soppressione dell'Ordine dei Cavalieri di Malta, un fabbro ferraio acquistò la proprietà della chiesa, con conseguenze immaginabili per il ciclo di affreschi interni sulla "Vita di San Leonardo". Sempre al carradore si deve l’abbattimento del campanile lungo la via Maestra. Nel 1934 diventarono proprietari di tutto il complesso i Salesiani, che arrecarono gravi e ulteriori danni agli edifici, tra cui la trasformazione del presbiterio e la creazione del collegamento con l’oratorio, e la realizzazione di due locali di servizio nella parte terminale delle navate laterali della chiesa. Da notare ancora i capitelli cubici, in mattoni non decorati, e le mensole aggettanti in pietra, testimonianza forse della primitiva chiesa romanica, così come la cosiddetta "porta" con architrave in pietra e ciottoli disposti a lisca di pesce. Non vi sono più tracce degli affreschi interni visti dallo storico Bosio alla fine del ‘800 e tutto il complesso necessita di un restauro per recuperare parte dell’antico splendore. Tutto ciò che resta della precettoria è, invece, un piccolo locale al piano terra, con il bel fronte gotico in mattoni a vista su via Roma. Particolari sono le formelle in cotto a decorazione del portale, che riproducono la croce greca in alternanza alla croce di Malta, simboli dell'Ordine di San Giovanni di Gerusalemme. All’interno si conservano pochissime tracce degli affreschi quattrocenteschi, raffiguranti presumibilmente la "Passione e Crocifissione di Cristo". |
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