Tra gli interventi seguiti alla vicenda Pellegrino, si distingue per serietà e pacatezza, la lettera scritta dal Gruppo di Auto Aiuto Echidna, costituitosi nel 2001, principalmente da genitori di bambini o ragazzi affetti da malattie rare o disabilità complesse che si riuniscono per aiutarsi, supportati dalla preziosa presenza di una psicologa e di un'assistente sociale.
Di seguito pubblichiamo un articolo sulla vicenda, il testo integrale, con la lettera di risposta dell'assessore e una lettera dell'associazione Echidna.
La vicenda è nota. E’ stata trattata, sviscerata, dilaniata su mezzi di informazione locali e nazionali di ogni genere.
Naturalmente anche su Facebook, con le sue tipiche modalità di risonanza.
Sicuramente, almeno per qualche giorno, tutti gli italiani sapranno che Chieri esiste, nel bene e nel male. In sintesi, l’assessore all’Istruzione comunale, Giuseppe Pellegrino, durante un consiglio comunale aperto, ha espresso delle considerazioni affrettate e forse fraintendibili, sulla presenza dei disabili a scuola, riferendosi in particolare alla disabilità psichica.
Le sue parole sono state subito colte e amplificate da La Stampa, poi ripresa con titoloni da più parti. Ovunque, soprattutto in rete, nascono gruppi che chiedono le dimissioni dell’assessore. L’uomo politico indice una conferenza stampa, per spiegare meglio le sue parole, che però non convince le associazioni di genitori di ragazzi disabili.
“Dico assolutamente sì ai disabili a scuola” si difende Pellegrino, ma lascia ancora dei dubbi sulla sua posizione a riguardo della “disabilità psichica”. Questa è stata la sua vera carenza, come amministratore.
Ha fatto delle dichiarazioni senza essersi documentato a fondo sula questione. Una questione importante, basilare, su cui giudicare il grado di civiltà di una comunità, di una cittadina, di una nazione, di un popolo.
“Non conosce la disabilità – sostiene Marina Cometto, madre di una ragazza disabile, ed esponente di varie associazioni (http://www.claudiabottigelli.it , http://www.tiraccontoclaudia.blogspot.com/ e http://www.disabili.com/gli-esperti-rispondono/ditelo-a-marina) tra cui il Gruppo Mamme H – è ignorante come tanti altri. Inutile nasconderselo, la sua posizione è condivisa da moltissime persone, ma il suo ruolo di assessore e anche la sua formazione professionale di avvocato, gli imporrebbero di conoscere leggi, come la 104 e la Convenzione Onu. La legislazione italiana non fa differenza tra disabilità fisica e psichica. Inoltre lui dimostra di confondere la disabilità cognitiva con la malattia mentale. Cosa davvero scorretta”.
Pellegrino ha fatto l’esempio di un ragazzo che passava ore nei corridoi.
“Manca personale preparato, cioè insegnanti di qualità ed una collaborazione vera tra scuola, famiglia, ASL. Per ogni disabile andrebbe attuato un progetto educativo ad hoc, che non renda la scuola un parcheggio, ma un luogo di reale integrazione, per tutti. Famiglie e ragazzi, disabili e no”.
I luoghi protetti a cui l’assessore ha fatto cenno?
“Senza personale preparato, di fatto non esistono. Sarebbero anch’essi dei parcheggi, per di più ghettizzanti. Non vogliamo mica tornare alle classi speciali?”
Lei si è distinta per la sua serietà e il non voler confondersi con il clamore offensivo di certe prese di posizione. Vuole anche lei che Pellegrino si dimetta?
“Certo dovrebbe almeno come iniziativa simbolica, presentare le sue dimissioni. Poi il sindaco potrebbe rifiutarle, ma si tratta di un atto dovuto. Ha dimostrato un’ignoranza colpevole sulla questione. Noi invece ci battiamo perché si diffonda una reale cultura della disabilità”.
Se incontrasse l’assessore?
“Potrei stringergli la mano solo in caso di una sua reale presa di posizione chiara. Noi lottiamo perché si parli di disabilità, combattendo l’ignoranza. Se lui si facesse promotore di un dibattito pubblico a Chieri, vorrebbe dire che da questa vicenda è nata una reale opportunità di cambiamento positivo”.
Noria Nalli
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