Strigoli (Silene Vulgaris)
Pianta erbacea perenne, glabra, caratterizzata da fusti cespitosi e legnosi alla base, articolati con nodi ingrossati, che seccano quasi del tutto durante la stagione calda. Le foglie sono opposte, in corrispondenza dei nodi, carnosette, lineari-lanceolate, di colore verde pallido; se stropicciate tra le mani, esse emettono un particolare crepitio o sfrigolio (da qui il nome volgare Strigoli), simile a quello prodotto stropicciando le foglie della Verza o Cavolo cappuccio (da cui il nome Verzuli). Sul finire della primavera, si sviluppano gli scapi alla cui sommità si formano i fiori, penduli, su peduncoli flessuosi, riuniti in cime, caratterizzati da un calice subcilindrico, rigonfio, con nervature verdastre, che ricorda una minuscola brocca o un palloncino fessurato, da cui il nome dialettale Cannatedda ('cannata' = brocca) e quello volgare Bubbolini; il bubbolo, infatti, è il noto sonaglio ('ciancianedda') di ottone sferico e fessurato. |