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» La stangata IMU salva il Bilancio 2012 «
Un “tesoretto” da 20 milioni: la Giunta salva il bilancio 2012 con l’Imu e le alienazioni. E in Consiglio scoppia la polemica, con Progettazione chierese e Pd all’attacco: «La nuova imposta graverà troppo sulle tasche dei chieresi – considera Roberto Foglio - Bisognava tagliare di più anziché alzare le tasse». Dubbi anche sulle alienazioni, che dovrebbero portare 10,9 milioni nelle casse comunali: «Così si svende tutto il patrimonio» critica Riccardo Civera del Pd.

Nell’ultima seduta, i consiglieri hanno approvato l’assestamento di bilancio, che ha "ratificato" le variazioni alle aliquote Imu: restano invariati il 4 per mille per le prime case e l’1 per mille dei fabbricati agricoli (non cambiano le detrazioni per l’abitazione principale, 200 euro a famiglia e 50 euro per figlio); per gli altri immobili si passa invece dal 7,6 per mille al 9 per mille. Ci sono poi ulteriori modifiche: per i soci di cooperative edilizie, le abitazioni di proprietà di anziani residenti in casa di riposo (e sfitte) o di residenti all’estero per motivi di lavoro e gli immobili di edilizia residenziale pubblica (Atc) la quota è al 4 per mille, come per le prime case; gli alloggi non locati pagheranno il 10,6 per mille (cifra massima consentita per legge); per gli esercizi commerciali e industriali c’è il 7,6 per mille; infine, i canoni concordati scendono al 6 per mille.
E’ Antonio Vigliani, assessore al bilancio, a spiegare le linee guida della delibera: «All’inizio non avevamo le idee chiare, così avevamo scelto di mantenere le aliquote base. Ora, che la normativa è assestata, siamo intervenuti senza gravare sulle prime case e sulle attività economiche. E’ ovvio che nessuno di noi faccia i salti di gioia: io sono il primo a non essere soddisfatto. Con questa manovra abbiamo aumentato le entrate di 1,4 milioni di euro, portando l’esborso per i cittadini a 15 milioni ». Di questi, “solo” 10,2 finiranno nelle casse del Comune.

Non c’erano alternative? Sì, secondo l’opposizione: «Non si può fare più di tanto – ribatte l’assessore - Sulle spese correnti abbiamo criteri rigidi: arriviamo a 22 milioni, di cui 8 per il personale mentre più di 3 sono il fardello dei debiti contratti».

Il Partito Democratico, con Civera, riconosce il lavoro della Giunta: «Capiamo le difficoltà di far fronte a 2,5 milioni di trasferimenti in meno. Ma, pur essendo d’accordo sulle “distanze” tra le aliquote, ci asterremo sul voto: il bilancio è competenza della maggioranza, non condividiamo le altre scelte e quindi non possiamo votare a favore».

Anche il resto dell’opposizione si astiene, con la maggioranza che vota compatta: finisce 19 a 10, con il Centro Democratico Indipendente ancora una volta schierato con il centrodestra. Precisa Vincenzo Cucci: «Riteniamo equi i ritocchi decisi dalla Giunta. Però chiediamo attenzione ai pensionati che possiedono uno o due alloggi e sono penalizzati: quegli immobili sono il frutto dei risparmi di una vita, con gli affitti che integrano piccole pensioni. Si potrebbe rivedere le loro aliquote, magari incrementando quelle per ville e stabili di lusso».

Cucci e il suo compagno di gruppo, Piercarlo Benedicenti, saranno anche gli unici, nella minoranza, a non criticare la Giunta per il Piano delle alienazioni. Le vendite, nel 2012, riguardano: Palazzo Diverio (2 milioni); l’immobile di via San Giorgio 19 (700 mila); vicolo dell’Imbuto (370 mila); una porzione di San Filippo (1,02 milioni); l’edificio  di via della Pace (1,65 milioni); parte di Palazzo Opesso (980 mila); 1,6 per piazza Mazzini; l’area dell’ex scuola di via Tana (2,5 milioni).

Spiega l’assessore alle finanze Antonio Vigliani: «Abbiamo modificato le valutazioni in base alle nuove perizie per via Tana e Palazzo Opesso, che tengono conto delle variazioni del mercato immobiliare: la prima è passata da 3,2 a 2,5 milioni; il secondo da 800 mila a 980 mila euro. Inoltre anticipiamo a quest’anno la vendita di piazza Mazzini, il cui incasso sarà utilizzato per ridurre l’indebitamento. Rimandiamo al 2013, invece, la vendita del campo sportivo Buozzi: verrà utilizzato per la riqualificazione del San Silvestro, nel frattempo suddivisa in due lotti. E per il primo bastano i fondi che reperiremo da via Tana».

Roberto Foglio critica ancora: «Siete sicuri di voler dar via così il patrimonio? Prima si facevano debiti, ora si svende tutto per coprirli. Sarebbe meglio sospendere tutto e attendere tempi migliori». Interviene Raffaele Furgiuele di Chieri Futura: «Concordo, con questa manovra non vi dimostrate dei bravi “padri di famiglia”: è come cedere la casa per comprarsi l’auto. E poi spendiamo 280 mila euro per comprare gli ex bagni pubblici, facendo beneficenza all’Avo e al Giovanni XXIII. Io mi vergognerei a girare per la città dopo aver investito così tanto per dei “cessi”».

Poi l’assessore Vigliani ribatte alle critiche: «Un buon padre di famiglia, per non essere divorato dai debiti, deve “rinunciare a qualcosa” e arrivare al risultato. Ma non è una svendita, anche perché le gare passate sono andate deserte: se le cifre fossero state così basse avremmo avuto la fila. E non regaliamo niente né al Giovanni XXIII né all’Avo».

Attacca ancora Antonio Maspoli (Pd): «Nel 2014 ci sarà un’altra Giunta. E non si troverà più nulla da alienare. Intanto voi vi sarete tolti la soddisfazione di aver realizzato due impianti sportivi e parte del vostro Progetto Città. Cosa rimarrà per i vostri “figli”? Vi prendete un’enorme responsabilità. Dovreste avere il coraggio di rivedere i programmi e, magari, chiedervi se rappresentate ancora i vostri elettori: se domandaste loro se sono d’accordo con la vostra linea, vi risponderebbero di no».

Dopo tante critiche, c’è anche qualcuno che difende l’operato della Giunta Lancione. E’ Angelo Rubatto, capogruppo della Lista per Chieri: «Ringraziamo Maspoli per la sua lezione di politica. Però si dimentica qualcosa: parla di eredità alle Giunte successive e dimentica che la sua parte politica, nel ’99, ha comprato la Tabasso. Una scelta di cui paghiamo le conseguenze ancora oggi».
Questa affermazione ha scatenato comprensibilmente parecchie reazioni che hanno messo in luce non poche contraddizioni e mancanza di linearita' nell'approcciare i problemi soprattutto da parte di chi ha cambiato casacca politica svariate volte.
 
La Redazione
 

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