Si aspettava questo risultato così netto senza andare al ballottaggio?

 

“Ero fiducioso, la mia candidatura è nata dalla voglia di cambiare il modo di amministrare la città e dalle esigenze della gente, e la mia speranza è stata confermata dai chieresi che hanno capito le nostre proposte e premiato la coalizione che mi supportava”.

 

 

“Credo che la situazione di Chieri vada letta in modo disgiunto rispetto al dato politico nazionale. Qui avevamo una vasta coalizione che comprendeva anche l'UDC, che a livello nazionale è invece all'opposizione. Anche se, ovviamente, il contributo del PDL e della Lega è stato determinante, l'importante successo elettorale ottenuto dalla Lista per Chieri è testimonianza che la nostra è una coalizione nata intorno a un progetto per migliorare Chieri e non è legata a schemi partitici”.

 

A cosa si deve principalmente il consenso degli elettori ?

 

“Abbiamo proposto un programma concreto e un sindaco affidabile. In campagna elettorale abbiamo parlato con tutti coloro che hanno voluto incontrarci e abbiamo ascoltato, oltre a proporre soluzioni innovative. Credo che sia per questo che i chieresi mi hanno premiato in modo così netto, invertendo una tendenza "storica". Sono loro molto grato per questo grande successo e voglio davvero essere il sindaco di tutti”.

 

 

“Tornando a sottolineare quanto già detto sulle differenze tra il dato nazionale e quello chierese, che ha riflessi anche sui risultati di Lega e UDC, ribadiamo quanto abbiamo detto in campagna elettorale. La squadra sarà scelta dal sindaco sulla base di due soli e semplici criteri: il giudizio dato dagli elettori e la competenza di chi dovrà ricoprire la carica di assessore”.

 

 

“Le questioni più urgenti sono: riorganizzare la macchina comunale, aumentandone l'efficienza e il contatto con i cittadini; sostenere le famiglie e le imprese; migliorare la qualità della vita e la sicurezza degli abitanti”.