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» Mc Donald's in città da novembre «
Ma è polemica in Consiglio tra lavoro e alimentazione
 
 
Il Consiglio comunale dice sì al fast food. Ma solo dopo dibattiti tra la maggioranza e l’opposizione, “spezzettata” tra favorevoli e contrari all’operazione.

Il nuovo Mc Donald’s sorgerà in strada Padana Inferiore, al confine della città, nei pressi della sede Big Mat De Tommasi e opposto a Penny Market e Self. Previsto per fine novembre, in contemporanea l’inaugurazione dell’Ipercoop, è la prima attività che si colloca a Chieri grazie al bando per gli insediamenti produttivi lanciato dalla Giunta a inizio anno.

Il bando prevede che il Comune, da parte sua, approvi una variante parziale che trasferisce cubature commerciali sull’area scelta dall’imprenditore. Alle aziende, invece, spetta proporre il proprio intervento, corredato da schemi progettuali e da “business plan” dell’impresa, delle previsioni occupazionali e delle eventuali opere pubbliche che il privato realizzerà in contemporanea al suo investimento. Ma il primo requisito rimane la disponibilità dell’area, anche vincolata all’accoglimento della proposta.

Per McDonald’s l’area prescelta è l’ex statale, all’altezza della rotonda che l’Ipercoop realizzerà di fronte al Self come opere di urbanizzazione dell’ampliamento del Gialdo. Il municipio farà “precipitare” lì la cubatura necessaria dalla zona industriale.
Il nuovo locale sarà costituito da un solo piano per 450 metri quadri di superficie. Ci sarà anche il “McDrive”, cioè la possibilità di acquistare hamburger e patatine dall’auto e mangiarle a casa.
Avrà una soluzione architettonica tra le prime in Italia, basata in particolare sul legno e sulle aree verdi.

L’assessore annuncia, inoltre, che la catena statunitense darà lavoro anche a disabili in numero superiore a quanto stabilito dalle norme. L’idea, accettata da Mc Donald’s, è arrivata dall’associazione Vivere e dal consigliere Pd Fausto Ferrari.

Proprio il Pd, o almeno una sua parte, si schiera contro questa nuova attività. Ad attaccare è in particolare Antonio Maspoli: «L’impatto sarà importante: questo tipo di locali somministrano cibo che arriva da chissà dove, fatto con chissà cosa e va contro l’educazione elementare che abbiamo portato avanti in questi anni nelle scuole».

Il leghista Tonino Sidari fa notare che Mc Donald’s ha firmato un accordo con il Ministero delle politiche agricole per utilizzare solo carni italiane. Inoltre la maggioranza ribatte che, a prescindere da ciò, la nuova attività porterà posti di lavoro, una quarantina: «Sì, ma quanti toglierà ai bar e ai ristoranti del centro? – ribatte Maspoli – Vogliamo far sopravvivere la Chiocciola, investendo milioni per rivitalizzarla e poi non ci opponiamo a interventi che vanno in direzione opposta. Non capiamo quale città volete: andate avanti per spot senza una direzione definita».

Al consigliere del Pd risponde Angelo Rubatto della Lista per Chieri: «Sono accuse pretestuose. L’educazione alimentare sta nella mentalità delle persone: quando ero presidente dell’asilo Sant’Anna ho visto che, pur insistendo con le famiglie, alla fine i bambini arrivavano sempre con le merendine. Un solo fast food non cambierà più di tanto la situazione. Non c’è da preoccuparsi neppure per i posti di lavoro: l’utenza è diversa, al Mc Donald’s ci vanno gli adolescenti che cercano un’alternativa alla solita pizza e che non vanno mica nei ristoranti del centro».

Gli fa eco Pasquale Stellato del Pdl: «Siete ideologici. E non è vero che la Giunta non ha una direzione definita: cosa vogliamo fare è precisato nel Progetto Città e lo stiamo portando avanti».

Vincenzo Caivano dell’Udc attacca l’opposizione: «Vi preoccupate per quaranta posti al Mc Donald’s e non vi siete fatti problemi per l’Ipercoop, che porterà un disastro ai commercianti del centro e del vecchio Gialdo. Perché non vi siete battuti come fate oggi?».

Si schierano con la maggioranza anche Raffaele Furgiuele (Chieri Futura) e Vincenzo Cucci dell’Italia dei Valori. Il primo sostiene che con questo intervento «si va finalmente contro la tendenza di una “città dormitorio”». Il secondo pensa soprattutto ai posti di lavoro: «In un momento di crisi occupazionale, è un’opportunità».

Se l’opposizione si spezza, anche il Pd sembra un po’ incrinato. Mauro Marinari difende il progetto della maggioranza: «Perché sottrarci a uno sviluppo commerciale naturale come questo? Tutte le città intorno ai 40 mila abitanti, come Chieri, offrono questo tipo di attività. Il nostro compito come amministratori è ottenerne il miglior beneficio possibile, gestendo gli effetti di questi investimenti privati. Per esempio, dovremmo pensare a migliorare la viabilità e i collegamenti con le periferie dove stanno sorgendo attività, lavorando su autobus, percorsi ciclabili e il completamento della circonvallazione».

Aggiunge Pier Carlo Benedicenti, anche lui Pd: «Non mi spaventa che Chieri abbia questo tipo di esercizi: sono felice che si riesca a dare risposte in tempi rapidi agli imprenditori. Ricordo, però, che dobbiamo ricordarci del nostro centro storico: è ciò che ci differenzia dalle altre città».


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