Riva 'd Cher č na sgnora 'd campagna e soa pian-a vėrda da la tčra ariosa e r'é da meria e gan, raira taragna centuriassion roman-a visadi bondosa.
Gesia, un paras e li davsin doi pont e peui vairi cassin-i, pais d'om fier, certi mercant an Fransa per so cont o butą man ai tlé pėr la teira 'd Cher
na festa pėr coj tėssior na vira a l'ann, ciucianati o ambossor a son ij riveis Hai dėscurbi che a-i é la festa 'd s. Alban e che beli ancheuj a r'ha ancor so peis.
Han contame dėr massé grņss e col cit, cucąnd doi cassiné pėr borgą e dij singh masną e un sėr cher, drit, caplin-a 'd paja a contč stranņt prontą
E 'd cola cobia 'd can gropą al giuet che as na stan pasi dņp al segn 'd cros ma a torno pen-a largą a fé ij gramet! A r'é nen n'afé che a sa 'd miracolos?
E peui pan ed la caritą e feu ch'a san-a, as gionto 'n festa soe borgia e frassion. An S.Gioann e Madņna dra Fontan-a e da dla cola dla Ror e 'r Tamangnon
A passo j'evi sota ij so storich murin, han portass via storii veje e ji stranom ma Riva a derub ij brass slarga ij confin e 'l cioche e cheuj neuvi levi e neuvi ņm
Al son dij so antich cant piemontčis, musica faita con lisori e nos o cuchije, na cana, nė siass, na viessia, povri arneis gavą da la desmentia dj ņm e... benedie! |
Riva presso Chieri č una nobildonna di campagna e i suoi possedimenti (pianura) verdeggianti dall'ampio respiro / sono adatti alla coltura del granturco e del grano non propriamente della vite / tracce di centuriazione romana dimostrano la sua fertilitą.
Accanto alla chiesa e il palazzo (Grosso ex casa privata) c'erano due ponti / e diverse cascine- paese costruito da gente dinamica / č documentato che noti mercanti francesi provenivano da qui / o si erano dedicati a tessere la tela a Chieri
si tiene ancora una festa commemorativa / i rivesi erano identificati come succhiarappi o imburi / ho scoperto che qui festeggiano S. Albano / e che tutt'ora č una festa di grande rilevanza
sono venuta a conoscenza della presenza di massari piccoli e grandi / vengono scelti due contadini del centro paese e due dalle borgate / pił cinque scolari di cui uno sale sul carro / col cappello da contadino che di rito declama gli strambotti
una coppia di cani imbrigliati in un giogo che depongono la ferocia in seguito ad una particolare benedizione (segno della croce) ma una volta liberi tornano alla loro vera natura (irrequieta) di per sé č un fatto curioso (miracoloso)
viene distribuito il pane della caritą e si fa un mistico falņ / a cui si aggiungono gli abitanti di borgate e frazioni / da un lato S. Giovanni e Madonna della Fontana / dall'altro Madonna della Rovere e Tamagnone
scorrono le acque sotto gli storici mulini che hanno trascinato con sé vicende antiche e soprannomi / ma Riva č aperta e si sta estendendo il suo campanile richiama nuove leve e persone di ogni provenienza
al suono dei suoi gradevoli vecchi canti popolari (locali) accompagnati da una musica creata con nocciole noci o conchiglie - / una canna un setaccio una vescica animale seccata attrezzi di scarso valore che sono stati rivalutati (salvati) dalla noncuranza generale e che il consenso ha ribattezzati (benedetti) |