Politica e questione morale.
E' un binomio, che più che mai risulta di attualità ad ogni livello delle compagini dei partiti e degli amministratori della cosa pubblica. Sul tema si è recentemente (ed oseremmo dire finalmente) soffermato anche il presidente della CEI card. Bagnasco. Il dibattito è vivo anche nel Chierese, grazie anche alla questione dell'elezione di Salvatore Taverna all'interno del collegio sindacale della TRM spa, la società pubblica, con l'incarico di costruire e gestire l'inceneritore del Gerbido.
Un personaggio, Taverna, che è risultato implicato in un'inchesta di appalti truccati nell'ambito della sanità piemontese. Il vergognoso episodio è stato argomento di un'interrogazione, presentata dai gruppi di minoranza, discussa all'interno dell'ultimo consiglio comunale.
"Quello che ci ha sorpreso e, come amministratori pubblici del Chierese, provoca in noi rabbia e umiliazione - sottolineano nel documento i consiglieri, tra i quali la prima firmataria è Manuela Olia del Pd - è stato scoprire, che la "mazzetta" della corruzione sarebbe rappresentata proprio dalla promessa di nomina nel collegio sindacale di TRM, in quota al Chierese, cosa poi puntualmente verificatasi"
Nell'ambito dell'inchiesta sugli appalti truccati, che ha portato tra l'altro all'arresto del commissario dell'asl To 4, Vito Plastino, gli inquirenti avrebbero scoperto tra l'altro che Garbarino, faccendiere factotum dell'ex assessore regionale alla Sanità, avrebbe corrotto anche Taverna, in quanto curatore fallimentare di una società di Garbarino stesso.
Scottanti e di partcolare rilevanza, sono stati i quesiti posti in prima persona al sindaco Lancione.
"Come è stato possibile che un personaggio, che si muoveva dietro le quinte della politica e sconosciuto sul nostro territorio, sia stato in grado di usare il Chierese come merce di scambio per i propri fini in questo modo vergognoso? Inoltre come ritiene di sanare il grave deficit di immagine e di credibilità politica in cui il noistro territorio sta cadendo e che l'episodio ha evidenziato, visto che, all'esterno, veniamo ormai considerati come un terreno comodamente utilizzabile per le scorribande della politica?".
Inutile dire che le risposte ottenute non hanno per niente soddisfatto i richiedenti, soprattutto per quanto riguarda l'ultima drammatica richiesta su cosa l'amministrazione attuale intenda fare nei rapporti con TRM e con i suoi soci per "recuperare una frittata, che rischia di buttare alle ortiche anni di duro lavoro?".
Più che un'interrogazione sembra una dichiarazione di fallimento politico.
Noria Nalli |