All'inizio ha creato un vero terremoto in tutta la zona di Chieri: Il sistema "porta a porta" della raccolta differenziata dei rifiuti e la trasformazione della forma di pagamento da tassa a tariffa del servizio di smaltimento ha portato una vera rivoluzione nello stile di vita dei chieresi.
Introdotti tra il 2004 e il 2005 dall'amministrazione comunale, i cambiamenti, insieme ai cori di plauso degli ambientalisti, hanno generato anche stupore e diffidenza tra molti cittadini. I più sono stati infatti spaventati dall'aumento dei costi per l'utenza e dalla macchinosità del sistema elaborato.
Ma qual è oggi la situazione del meccanismo di raccolta, smaltimento e pagamento del servizio rifiuti nella zona di Chieri? Abbiamo chiesto a Riccardo Civera, assessore comunale all'ambiente (nella foto), di stilare un primo bilancio di questi primi mesi di "differenziata".
"Siamo ben consapevoli di essere ancora in una fase di rodaggio, ma anche abbastanza fieri di essere riusciti a raggiungere il 65% di raccolta differenziata per un bacino di utenza di 35 mila persone. Mediamente sono state raccolte circa 2300 tonnellate di carta e quasi 1300 di vetro, 300 di materiale organico e quasi 700 di plastica. Una quantità veramente ingente, sfuggita all'indiscriminato e dannosissimo abbandono nell'ambiente. Quello partito circa tre anni fa è un sistema che richiede un grande dispendio di energie si è cercato di andare a verificare quasi situazione per situazione. E' tutto molto impegnativo e complesso. L'organizzazione deve funzionare, appoggiandosi anche ad una base tecnica specializzata. Tutto questo mette a dura prova l'Ente comunale".
Il malcontento e le proteste sono ancora forti? "Le resistenze ci sono ancora, come ho detto è un meccanismo difficile sicuramente perfezionabile, ma penso di poter sostenere che la maggior parte dei chieresi l'abbia abbastanza digerita"
Cosa crea più difficoltà? "Uno dei problemi principali è quello degli abbandoni che però si sta stabilizzando"
Cosa intende per abbandoni? "Sacchi di spazzatura abbandonati appunto e non depositati negli appositi cassonetti. Non si verificano quasi più o quanto meno non si registrano più abbandoni significativi. Esiste poi un problema che per fortuna sta andando verso una soluzione. Sto parlando dei clandestini cioè di coloro che abitano a Chieri, ma non sono censiti. Di conseguenza privi di contenitori. Stiamo cercando gradualmente di dotare tutti di adeguati raccoglitori. Sta diminuendo anche il tristemente noto "turismo dei rifiuti", come si definisce l'atto di gettare in altre città la propria spazzatura per pagare meno".
Cioè?
"Attualmente i rifiuti prodotti vengono pesati e a maggior consumo corrisponde una tariffa più elevata"
Proprio sui costi sono state sollevate le maggiori critiche.
"Sul passaggio da tassa a tariffa, introdotto più di recente rispetto alla semplice differenziata qualche problema ancora c'è. I meccanismi non sono facilissimi, in realtà gli aumenti sono stati più contenuti di quanto si temeva, il vero problema sta nel fatto che il nuovo meccanismo porta a completo carico dell'utenza la gestione del servizio rifiuti. Con la Tarsu i contributi dei cittadini non coprivano interamente il corso del servizio che veniva integrato dall' intervento economico del comune. Ma questo risparmio veniva poi compensato con un aumento della pressione fiscale. Ora si spende di più per i rifiuti, ma meno di tasse comunal. Esiste poi l'aspetto importante dell’incentivazione a ridurre la produzione dei rifiuti. Meno si inquina meno si producono rifiuti e meno si paga è un circolo davvero virtuoso".
In tutta la città quanti raccoglitori sono stati distribuiti? "I raccoglitori sono migliaia. Intorno alle 16 mila unità. Ogni utenza ha i propri. A livello di condominio vengono centralizzati. Per i cosiddetti rifiuti ingombranti esiste l' ecocentro di Fontaneto che è aperto tutti i giorni. Naturalmente, per quanti sforzi attualmente possiamo fare esiste una quota di persone difficile da raggiungere. Ma il sistema è in costante evoluzione e speriamo in breve di colmare le carenze più grandi. Del resto è un lavoro indispensabile per contribuire al progresso della civiltà e alla salvaguardia dell'ambiente. I recentissimi allarmismi sui cambiamenti climatici ed i protocolli stilati in campo internazionale ci impongono di agire con tempestività".
Per ogni informazione sul servizio di raccolta differenziata a Chieri è consultabile il sito del consorzio chierese dei rifiuti www.ccs.to.it
Noria Nalli |