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» Sessanta mila euro per un software "Non è un pò troppo?" «
Chieri avrà un software su cui segnalare le barriere architettoniche sparse per la città. A realizzarlo (o fornirlo?) sarà un’azienda di Trento, la Microcomputer srl, unica partecipante alla procedura a inviti stabilita dal municipio al posto del più comune bando di gara. L’operazione costerà quasi 62 mila euro lordi, una cifra elevata per un programma informatico.
 
L’anomalia non è sfuggita al Partito Democratico e a Chieri Futura, i quali hanno presentato due interrogazioni per approfondire il tema.
 
In Consiglio comunale ha risposto l’assessore ai lavori pubblici Domenico Motta: "Abbiamo affrontato il problema su due livelli: primo, abbiamo investito 100 mila euro per l’abbattimento delle barriere architettoniche, poi abbiamo deciso di impegnarne altri 50 mila (più gli oneri) per censire tutti i casi presenti sul territorio. In questo modo si potrà intervenire anche in futuro".
 
Perché non si è proceduto con un bando di gara, il quale avrebbe anche potuto portare maggiori ribassi (Microcomputer ha offerto 500 euro in meno rispetto all’importo previsto dal Comune)?
"Abbiamo ritenuto più utile una procedura a inviti in cui si chiede alle ditte specializzate se sono interessate, le quali poi avanzano le loro proposte. Forse i consiglieri di opposizione insinuano delle irregolarità visto che c’è stata la partecipazione di una sola azienda. Ribatto che è tutto in ordine, noi abbiamo pubblicizzato al massimo il progetto e non è colpa del Comune se ha partecipato solo la Microcomputer. E la cifra offerta è congrua perché il software che verrà realizzato sarà aggiornabile e consultabile anche a lungo termine".
 
L’assessore è polemico nei confronti di Pd e Chieri Futura: "Quello delle barriere architettoniche è un argomento delicato e non dovrebbe essere oggetto di discussioni politiche. Non c’è mai stata tanta attenzione ai problemi dei disabili come oggi: in passato gli ostacoli non c’erano?".
 
Il primo a sollevare la questione, in questa legislatura, è stato Pino Iannò, capogruppo della Lista per Chieri (quindi in maggioranza) e sulla sedia a rotelle da oltre vent’anni. Il consigliere aveva segnalato le decine di barriere architettoniche, chiedendo un intervento comunale. C’era quindi stato lo stanziamento di 100 mila euro, ma Iannò aveva ancora criticato la Giunta per la lentezza delle procedure e aveva proposto di far provare la disabilità a sindaco e assessori con un viaggio in sedia a rotelle per le vie della città. Ora i lavori sono in corso e presto ci sarà anche un software per monitorare gli ostacoli per i disabili.
 
Considera Motta: "Abbiamo avviato cantieri in piazza Duomo, via Fea, via Palazzo di Città e a San Bernardino, spendendo i due terzi dei soldi disponibili. Nel 2011 non ci sarà un ulteriore impegno di spesa specifico ma grazie alla mappatura in corso potremo intervenire nel dettaglio in futuro. In questo modo avremo il polso della situazione senza bisogno dello “spot” del giro in carrozzina".
Le parole dell’assessore non soddisfano del tutto il Partito Democratico: "C’è una grossa sproporzione tra i 100 mila euro di opere e i 62 mila per il software attacca la capogruppo Manuela OliaCon quella cifra si paga per un anno un dipendente di alto livello. Invece di affidare il lavoro a una ditta esterna, si potevano utilizzare gli impiegati comunali oppure stipulare una convenzione con l’Università di Torino e utilizzare due laureandi: avremmo speso molto meno ottenendo lo stesso risultato. Abbiamo forti dubbi sull’opportunità di dare a dei privati questo progetto".
 
La Redazione di questo giornale online, avendo "emanazione informatica", ritiene che l'investimento in un buon software vale spesso molto di piu' dell'investimento fatto in altri capitoli di spesa che non portano miglioramento di processo nel lungo periodo, maggior efficienza, risparmio di tempo e di danaro, ma in questo caso le domande a cui non è stata data risposta sono molte.
 
La prima domanda è se era veramente necessario? possibile che in comune a Chieri non vi fosse nessuno in grado di creare un database e qualche maschera con gli strumenti commerciali in dotazione che il 99.9% degli utenti sfrutta solo al 5% delle potenzialità? forse pochi sanno che la suite Microsoft Office (usata anche negli uffici chieresi) dispone, da sempre, di un proprio linguaggio semplificato chiamato VBA molto potente e versatile in grado di pilotare ed automatizzare tutti gli applicativi Office creando anche delle intuitive maschere per il front-end. A cosa serve acquistare software commerciale se nessuno lo sa usare?
Non parliamo degli innumerevoli software opensource (spesso gratuiti) esistenti che consentono di gestire basi dati di qualsiasi tipo e natura ...
 
Tornando alle "nostre" barriere architettoniche, Il prezzo per questo software è congruo? è un software realizzato su misura oppure solo "rinfrescato" per il comune di Chieri? esistevano alternative pre-fatte magari adottate da altri comuni o "sponsorizzate" da qualche associazione di disabili? si è fatto qualche tentativo in tal senso prima di spendere 62 mila euro di danaro pubblico? è stata fatta una bozza di analisi costi-benefici o si è deliberato perchè una persona priva di competenze informatiche ha suggerito di farlo?
Il software prevede un canone di manutenzione? prevede degli aggiornamenti annui, a quale costo?
 
Ogni occasione è buona per gli assessori per ribadire a gran voce che non ci sono soldi per questa o per quella cosa o che non si possono spendere in virtu' del patto di stabilità e poi si spendono 62 mila euro a cuor leggero con una procedura ad invito con unico partecipante?
sicuramente tutto regolare, sappiamo quale attenzione burocrati e politici prestino al punto, ma era anche opportuno cari amministratori comunali?
 
Speriamo almeno che in Comune qualcuno impari ad usare questo software e soprattutto trovi il tempo di sfruttarlo ... solo un paradosso?
speriamo che l'investimento non finisca come i 5 mila euro spesi dall'ex assessore Benente per il software che doveva consentire la votazione elettronica in Consiglio comunale abbandonato dopo poche sedute (per colpa anche degli stessi utilizzatori a dirla proprio tutta)! 
 
La redazione Chieri.info (riproduzione riservata)
 

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