E' Natale in Consiglio tra filastrocche, sorrisi e "belle statuine"
Il Natale arriva anche in Consiglio comunale: tutti sono più buoni, leggono filastrocche, scherzano e votano per far piacere agli avversari. Un paesaggio idilliaco, ma è giusto che la politica sia così?
In un precedente articolo descrivevamo degli scontri tra l’esponente di Chieri Futura, Raffaele Furgiuele, e gli altri membri del Consiglio: la causa era l’eccessivo numero di mozioni e interrogazioni presentate dal politico di opposizione.
Nella scorsa seduta, a novembre, Furgiuele era stato protagonista con le venti mozioni presentate e le critiche di Lega Nord, Pd e Lista per Chieri: qualcuno, come il leghista Tonino Sidari, ha annunciato di non voler più neanche leggere i testi e che avrebbe sempre votato contro; Fausto Ferrari (Pd), citando una delle mozioni, ha proposto un test dell’etilometro per il collega.
Nella seduta di dicembre, invece, ha prevalso il clima natalizio: a una curiosa interrogazione di Furgiuele, l’assessore ai lavori pubblici Domenico Motta ha risposto addirittura con una sorta di filastrocca. Il consigliere di Chieri Futura chiedeva chi fosse il signor “Gandi”, al quale è intitolata una via nella zona di strada Baldissero. Ovvio che si tratti di Gandhi, ma nel cartello manca la “h”. La richiesta di Furgiuele è lecita, peccato che nell’intestazione del quesito abbia sbagliato e abbia scritto “Gande”, portando ulteriore confusione e ilarità.
Aveva questo obiettivo anche la risposta di Motta, il quale rispondeva con una sorta di filastrocca su Gande, Gandi e Gandhi. Non tutti hanno apprezzato questa scelta, considerata fuori luogo ma che comunque ha contribuito a incrementare il sentimento natalizio nella sala consiliare.
Spirito che ha contagiato anche lo stesso Furgiuele, il quale ha votato a favore di un argomento presentato dalla maggioranza «per far piacere all’assessore alla sicurezza Antonio Zullo».
Ma, in tempo di Natale, è giusto che ci sia anche il presepe. E in Consiglio a Chieri non mancano le “belle statuine”: se Furgiuele è accusato di produrre troppo e si discute di come "limitarlo", altri consiglieri dovrebbero svegliarsi dal letargo in cui sono piombati un anno e mezzo fa, al momento delle elezioni. Chi scrive, quasi sempre presente nelle sedute del 2009 e del 2010, non ricorda interventi in Consiglio di Antonino Triolo e Benedetto Passarello (Lista per Chieri), Francesco Rappazzo e Rachele Sacco (Pdl). Se da una parte Furgiuele spesso può essere considerato esagerato, d’altro canto anche alcuni consiglieri di maggioranza dovrebbero fare qualcosa di più per meritarsi il loro gettone di presenza.