Corriere di Chieri, pagine di provincia de “La Stampa”, radio e testate on line come noi di www.chieri.info. Per essere un paese antico e tradizionalista, la cittadina è ricca di realtà informative, voci e punti di vista diversi sugli avvenimenti locali, come è giusto che avvenga in una democrazia e in un mondo in trasformazione.
Il nostro giornale via web sta tentando di entrare nella “mentalità” e nelle abitudini dei chieresi, che sono sicuramente ancora legati alla dimensione cartacea del giornale, all’oggetto che si acquista in edicola e all’odore dell’inchiostro. In realtà tutte le testate possono coesistere ed integrarsi.
Per cercare di riflettere su questa evoluzione, vi proponiamo una chiacchierata/intervista con Guido Tiberga, caporedattore della cronaca di Torino de La Stampa.
Dedicando molto spazio ad avvenimenti della provincia, vi ponete un po’ in concorrenza con una realtà informativa “inossidabile” come “Il Corriere di Chieri”.
“Il Corriere è una realtà storica e molto professionale. Non abbiamo intenzione di fargli concorrenza. Non ne avremmo nemmeno i mezzi dal momento che è molto radicato sul territorio. Noi, per il Chierese, abbiamo un unico corrispondente. I giornali della provincia sono fatti molto bene ed è sbagliato sottovalutarli. Stiamo attraversando in generale, un momento di crisi delle vendite. Certo dare più spazio alla cronaca locale porta più copie, ma è difficile valutare in che misura”.
Non avete paura di essere accusati di provincialismo?
“No perché “La Stampa” ha sempre avuto un doppio volto. Siamo un grande giornale nazionale, ma al tempo stesso riusciamo ad essere molto locali, offrendo la stessa qualità e professionalità per entrambi i livelli informativi. Cerchiamo di dare spazio a notizie apparentemente piccole ma significative per gli abitanti del territorio, dei quartieri, delle cittadine. Curiamo quella che viene definita micro cronaca, che ci permette un dialogo diretto con i lettori, di essere “in mezzo alla gente”.
Cosa chiedono a “La Stampa” i lettori della provincia e della cronaca in generale?
“Abbiamo notato come ci sia voglia di leggere, ma anche di commentare, esprimere un’ opinione. Molte persone anziane, ad esempio, non abituate ad usare il computer, hanno ripreso a scrivere a mano ed inviarci lettere, un po’ sul modello di “Specchio dei tempi”.
Un giornale on line, come www.chieri.info, come può inserirsi fra una realtà nazionale come “La Stampa” e lo storico “Corriere di Chieri? L’integrazione è possibile?
“Direi di sì. Soprattutto con la diffusione dei blog, soprattutto i giovani, sono sempre più lontani dalla carta e più vicini ad internet, che ha il grande vantaggio di fornire una grande quantità di supporti visivi, sonori, link. L’importante è che si riesca a coniugare l’immediatezza con la qualità e l’approfondimento”.
Noria Nalli