Un racconto medievale, a cavallo tra storia e romanzo. Interamente ambientato in un' affascinante Chieri del passato.
“L’usuraio di Chieri” (Neos edizioni) è tra i libri di recente uscita, scritti da un autore piemontese, tra più intriganti ed originali. Proponiamo una breve intervista con l’autore: Amedeo Pettenati, nato nel 1970, laureato in filosofia e’ giornalista professionista (scrive di cultura per il Giornale del Piemonte).
Di cosa parla e come nasce questo libro, dal titolo un po' misterioso?
“Il libro parla degli ultimi giorni di vita di Guglielmo Gallieri, un usuraio che sta per morire di cirrosi epatica e che stila un curioso testamento in cui si prevede anche la costruzione della sontuosa Cappela in Duomo appena restaurata. Leggendo il suo testamento all'archivio storico di Chieri mi è risultato chiaramente che fosse un usuraio. Funzionava così: Gallieri faceva un ingente prestito per comprare una partita di cotone, si faceva dare in pegno la casa, vi lasciava abitare il debitore facendogli pagare affitti altissimi per rimborsare il debito, se il debito non veniva pagato Gallieri si teneva la casa. Sullo sfondo c'è la Chieri medievale”.
E' il suo primo lavoro?
“No, ho già pubblicato per la Neos una biografia della Contessa di Castiglione e ho appena finito di scrivere un libro che si svolge tra Chieri e Costantinopoli, ambientato nel '600 e che parla di un sultano che si è fatto domenicano al San Domenico di Chieri”.
Come stanno andando le vendite? Hai ottenuto dei riconoscimenti?
“Le vendite a Chieri (ho fatto un giro nelle librerie) sono di 50 copie, più altre 50 vendute direttamente nelle presentazioni alla biblioteca di Chieri e alla Libreria dell'Arco. Nel Chierese ha avuto una buona accoglienza.
Devo dire di sì, anche per il fatto che è uscito contemporaneamente all'inaugurazione dei restauri della Cappella Gallieri”.
Sei originario di Chieri?
“Vivo a Chieri da cinque anni, ma sono cresciuto a Pino Torinese”.
Stai lavorando ad un nuovo libro?
“Voglio affermarmi come romanziere e sono sempre alla ricerca di storie da romanzare. Oltre a quella del sultano di Chieri ho in mente quella di un delitto di onore al Murè nel '500, il marito che uccide sua moglie e l'amante di lei che è un prete. Riesco a trovare ispirazione per ora solo nella storia di Chieri”.
Noria Nalli