“Teatro e Scienza: i confini” è il titolo della rassegna che si sta svolgendo in varie località del Piemonte e che il 15 ottobre farà tappa a Castelnuovo Don Bosco (replica il 24 a Chieri) con “Preghiera per Chernobyl” di Oliviero Corbetta.

La bizzarra ed un po’ inquietante immagine del logo, rappresenta un volto di donna , “ma è lo studio di un frattale, argomento ben noto ai matematici – recita il testo introduttivo della pagina Facebook della manifestazione - inoltre, in alcuni spettacoli della rassegna di quest'anno vi è un nutrito gruppo di attori e attrici minori che formano un reticolo, altro “oggetto” matematico. Vogliamo dare sempre di più una connotazione scientifica al Progetto “Teatro e Scienza” e alle Rassegne che di anno in anno ne sviscerano i differenti aspetti”.

Diretta dalla ricercatrice del CNR, Maria Rosa Menzio, la manifestazione (http://www.teatroescienza.it) toccherà, con spettacoli ad ingresso libero, vari teatri della regione, per concludersi il 4 dicembre.

Toccante e coinvolgente, “Preghiera per Chernobyl” è una riflessione sul nucleare, particolarmente d’attualità, ispirata al testo della giornalista bielorussa, Svetlana Aleksievic. Gli interpreti sono Claudia Appiano; Oliviero Corbetta; Cristiano Falcomer; Cristina Giolitti; Stefania Rosso; Daniela Vassallo e Luisa Ziliotto. Il light design è di Pietro Striano.
“Casorati: arte e scienza” di Maria Rosa Panté, andrà invece in scena il 17, alle 21,00, alla scuola Casorati di Pavarolo, da un’idea di Sergio Bossi, Maria Rosa Menzio e Luisa Spairani. Lettura e regia sono di Lucilla Giagnoni, le musiche di Paolo Pizzimenti, le immagini di Massimo Violato.

Di e con Mariarosa Menzio è invece “Vite a giudizio”, una storia d’amore e di coraggio, raccontata attraverso vari linguaggi come il video e la danza. La rappresentazione andrà in scena il 22 ottobre a Pino e il 4 dicembre alla villa Amoretti di Torino.

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