Ci eravamo già occupati di via Santena in un precedente articolo a marzo di quest'anno (2009): l'ufficio tecnico nella persona dell'architetto Borzone con il beneplacito dell' ex-assessore Benente rifiutava l'allacciamento al Teleriscaldamento del condominio del civico 5 in caso di mancata cessione gratuita della strada privata. I condomini avevano interpellato il Difensore Civico il quale aveva dato loro ragione parlando di evidente caso di "eccesso di potere" da parte del capo dell'ufficio tecnico Borzone.
A metà settembre la nuova Amministrazione decide di rimuovere il precedente veto sul Teleriscaldamento ma come contropartita l'assessore ai Lavori Pubblici Motta ripropone l'apertura di via Santena (a senso unico) sul sedime di proprietà comunale ipotizzando un eventuale successivo esproprio della parte privata.
I residenti si dicono amareggiati:
"nessuno ci ha mai nemmeno consultato per le varianti al Piano Regolatore che prevedeva la costruzione di due nuovi palazzi di 5 piani ed il contestuale esproprio di parte delle nostre proprietà, durante i lavori edificatori abbiamo subito danni (per cui ora siamo in causa) ed abbiamo sopportato disagi e sopprusi per 2 anni e mezzo da parte del costruttore oggetto di svariate segnalazioni e di un esposto ai Vigili Urbani. Ora che i giochi dei "palazzinari" sono terminati qualcuno ipotizza di far saldare il conto esclusivamente a noi facendo passare le auto sotto le nostre camere da letto e rendendo persino difficoltoso e pericoloso l'ingresso nelle rispettive autorimesse, inaudito! ".
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Nell'ultimo tratto di via Santena si nota come in mezzo ad una curva a 90° si collocherebbe un passo carraio creando una situazione di pericolo in presenza di nebbia. I proprietari non sono comunque disposti a cedere la strada e lamentano di non essere mai stati coinvolti nelle scelte che invece sembrano aver agevolato i costruttori. |
Osservando i lavori in corso in via Santena parrebbe che il Comune intenda proseguire asfaltando almeno una corsia ma alcuni proprietari hanno già diffidato l'Ufficio Tecnico ed il Direttore dei lavori geom. Vaschetti:
"abbiamo inviato diffida ad eseguire i lavori sulla base delle attuali quote perchè esporrebbe a concreto rischio inondazione le abitazioni dei civici 5 e 7, inoltre il passo carraio del civico 11, in caso di ultimazione del progetto in seguito ad esproprio, verrebbe a trovarsi nel mezzo di una curva a 90° con evidente pericolo in presenza di nebbia".
I proprietari sono decisi a difendere con ogni mezzo i propri terreni e non si fermano qui:
"dalle verifiche da noi faticosamente svolte in questi anni con la collaborazione di vari consulenti sono emerse importanti irregolarità amministrative che ci consentono di mettere in discussione lo stesso PEC chiamando a rispondere in Tribunale dirigenti pubblici, costruttori e politici. Vi sono poi delle ulteriori interessanti possibilità per far sì che tutti coloro che hanno avallato il PEC rispondano di fronte alla Corte dei Conti per aver sottostimato i costi dell'operazione per l'amministrazione pubblica. Come ultima ratio resta il ricorso al TAR dove potremo far valere il mancato rispetto di alcune procedure e l'assenza di pubblica utilità a fronte di un danno certo per gli interessati".
Il Comune ha sempre sostenuto che via Santena serve per decongestionare il traffico di via Trofarello e parzialmente di via Fratelli Fea:
"via Trofarello non permette un flusso adeguato di auto semplicemente perchè da anni si consente il parcheggio selvaggio, basterebbe far rispettare il codice della strada per risolvere il problema in maniera definitiva: non possiamo partire da un comportamento illegale per giustificare un esproprio. Su via Fratelli Fea non è ben chiaro in che modo si porterebbero benefici. Ammesso e non concesso che tutto questo abbia un senso, tali benefici sarebbero già ampiamente raggiunti con l'urbanizzazione del primo tratto di via Santena che collega il nuovo parcheggio a via Trofarello e via Fratelli Fea: l'ultimo tratto di via Santena non aggiungerebbe nulla e non migliorerebbe in alcun modo la viabilità".
Da qualche tempo si parla di un comitato che riunisca coloro che sono interessati da procedura di esproprio:
"sì, è un passo necessario per riunire tutti coloro che non vogliono dover pagare di tasca propria per la mancata pianificazione urbanistica della giunta Gai-Giovannone e per l'eccessiva generosità verso i costruttori. Al di là dei casi particolari ribadiremo il concetto che dovrà valere per il futuro: prima la viabilità ed i servizi e poi si costruisce! ".
Recentemente l'assessore Motta ha auspicato di poter raggiungere un accordo bonario ma ascoltando i diretti interessati finchè non sarà stata fatta chiarezza su molte questioni che partono da lontano sarà difficile intavolare una discussione.
Aggiornamento: nel Consiglio Comunale di lunedì 28, il Consigliere Furgiuele presenterà un'interrogazione sull'argomento quindi la vicenda si arrichirà di ulteriori informazioni.
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