Forti critiche alla Variante 22: se fossero confermate si profilerebbero gravi responsabilità da parte di ufficio tecnico e amministratori locali ma a farne le spese sarebbero i cittadini chieresi.
«Varianti parziali e vendita delle cubature: il Comune sta sbagliando tutto».
E’ ciò che sostiene l’architetto Teresa Marchini Vernetti, autrice dell’ultima revisione del Piano regolatore cittadino. Il riferimento è all’utilizzo delle Varianti parziali al posto di quelle strutturali e al bando per la vendita dei diritti edificatori residenziali: «Le modifiche al Piano di questo tipo devono essere strutturali – spiega l’architetto torinese in un documento inviato a Chieri come osservazione alla Variante 22, appena approvata – Questo documento o la cessione delle cubature saranno di sicuro bocciate in Provincia e in Regione. Se in municipio vogliono continuare con questi metodi rischiano di dover sprecare il lavoro».
Le osservazioni dell’architetto sono molte altre, soprattutto tecniche e riguardanti l’utilizzo dei 150 mila metri cubi che il municipio ha “recuperato”: valutazione che fa concludere alla specialista che questo sistema è basato sulla «consapevolezza di non dover rendere conto a nessuno, un metodo scorretto che può avere conseguenze gravissime se si concretizza in movimenti e investimenti finanziari basati su uno scambio di metri cubi inesistenti».