Polemiche per piazza Craxi e retromarcia del sindaco
Il consiglio comunale di Chieri nella seduta di ottobre ritorna sui suoi passi. Il sindaco Lancione ha deciso che non ci sarà più una piazza Craxi nell'area adibita a parcheggio e verde pubblico, posta a collegamento tra via della Fornace e via Lombroso. Una decisione presa anche per tacitare discussioni e polemiche su un argomento ancora scottante. Probabilmente il sindaco, ancorche' ex-socialista, ha deciso di evitare polemiche anteponendo pragmatismo a convinzioni ideologiche.
Le scelte di toponomastica sono inevitabilmente soggette a critiche e talvolta scelte del passato sembrano parecchio discutibili. Se esitono vie intotalate a Stalin, Lenin oppure a generali come Cadorna che mandarono al massacro 12000 soldati a Caporetto per colpevole inadeguatezza e ottusita', a ben vedere ci sarebbe anche posto per un toponimo Craxi. L'intitolazione di una piazza potrebbe essere vista come l'occasione per riflettere su un personaggio di rilievo istituzionale, culturale o storico con pregi e difetti di ogni essere umano senza per questo sottendere ad un processo di canonizzazione. L'opportunita' di una certa decisione in un determinato momento storico e' altra cosa e politici accorti forse dovrebbero riflettere maggiormente prima di avanzare determinate proposte.