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20-01-2010
Sabato 23 gennaio, ore 17.00
Libreria dell'Arco
Via San Domenico 23, Chieri
 
in occasione della IX Edizione di InediTO 2010 - Premio Città di Chieri e Colline di Torino presentazione del romanzo "Una donna di troppo. La seconda indagine del maggiore Morosini nell'Africa italiana" di Giorgio Ballario (Edizioni Angolo Manzoni) interviene Bruno Babando a cura dell'Associazione culturale Il Camaleonte.
 

 
 
Tarda estate del 1935. L'Italia cerca di imporsi fra le potenze europee per conquistare un «posto al sole». La guerra con l'Abissinia è imminente e neppure l'intensa attività diplomatica sembra in grado di poterla scongiurare. In Somalia, dove il generale Graziani si accinge a lanciare l'offensiva dal "fronte sud", alcune morti misteriose seminano il panico e mettono a rischio l'avanzata delle truppe italiane. Si sospettano operazioni di sabotaggio delle spie del Negus oppure il misterioso disegno di bande criminali. Dall'Eritrea viene inviato a investigare il maggiore Aldo Morosini, accompagnato al maresciallo Barbagallo e dallo scium-basci Tesfaghì. Li accoglie una città oppressa dall'afa dei monsoni, ostile, pervasa da intrighi e trame di potere. L'indagine entra ben presto fra le pieghe più oscure dell'animo umano e della società coloniale, che dietro la facciata di perbenismo riproduce i vizi della madrepatria. Nella sua ricerca della erità Morosini incontrerà tanti ostacoli, pochi amici e molte donne. Compresa una di troppo. ...assorto nei miei cattivi pensieri, notavo appena lo splendido paesaggio che ci stavamo lasciando dietro, risalendo il corso dello Uebi Scebeli e attraversando la fertile piana di Genàle, fra una ragnatela di canali irrigui, sterminati campi di cotone e canna da ucchero, coltivazioni di tabacco e granturco, bananeti e allevamenti di zebù. Ma la mente ritornava alla figura del capitano, impettito nell'uniforme color sabbia, con i capelli rasati a zero, i baffetti sottili e gli occhi gelidi. Un'immagine che sarebbe restata soltanto nella memoria di chi l'aveva conosciuto, perché ormai il capitano non era che un corpo freddo, senza vita. Un altro cadavere fra i tanti che avevo visto nella mia vita militare...
 
 
Giorgio Ballario è nato a Torino nel 1964. Giornalista, appassionato di storia, ha lavorato per l'agenzia di stampa Agi, è stato corrispondente per quotidiani nazionali e redattore del settimanale Il Borghese.
Dal 1999 lavora a La Stampa, dove si occupa di cronaca nera e giudiziaria.
Nel 2008 ha pubblicato, per i tipi della Edizioni Angolo Manzoni, Morire è un attimo.
La prima indagine del maggiore Aldo Morosini nell'Eritrea italiana: "Un avvincente viaggio noir... un tuffo indietro in un'epoca che i romanzieri italiani non hanno mai frequentato molto volentieri..." (Cristina Marrone, "Il Corriere Della Sera").
 
 
Associazione culturale Il Camaleonte

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